In quindicimila a Bari hanno sfilato per le vie della città. La manifestazione
è organizzata da Cgil, Cisl e Uil. «Subito il decreto per bloccare lo sfruttamento»
Un lavoro regolare, tutelato ed equamente compensato: lo hanno chiesto i braccianti e gli operai agricoli che questa mattina a Bari sono scesi in piazza in occasione della manifestazione nazionale indetta da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per dire no al caporalato, allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro. Ad aprire il corteo di oltre quindicimila persone (secondo i sindacati) i segretari generali di Fai, Flai e Uila, Luigi Sbarra, Ivana http://baratofarmacia.com Galli e Stefano Mantegazza. «Chiediamo al governo di passare dalle parole ai fatti dopo tante chiacchiere ed annunci perché – ha spiegato Sbarra parlando con i giornalisti – dai tragici avvenimenti di un anno fa con i tredici morti sui campi abbiamo un quadro legislativo e normativo sostanzialmente immutato. L’unico atto è stato quello di approvare un decreto che allarga utilizzo dei voucher in agricoltura. Questo strumento – ha aggiunto Sbarra – è un caporale di carta che porta ad avere gente sfruttata senza diritti, tutele e indennità. Serve invece costruire una grande alleanza contro fenomeno antico che può essere fermato e debellato». …leggi