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Castel Volturno (Caserta) – Nell’ambito di una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura
Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno dato esecuzione al
fermo del PM a carico di un uomo e una donna, entrambi conviventi, originari della Nigeria e residenti in
Castel Volturno.
L’Autorità Giudiziaria ha convalidato i fermi disponendo la permanenza in carcere per il 32enne nato a
Ughelli Goodlucke Onighodo e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per la 32enne originaria di
Benin City Mabel John Omeniwan.
Gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù con la finalità
dello sfruttamento della prostituzione. Il provvedimento cautelare, si è reso necessario per interrompere
l’azione criminosa dei due arrestati che avevano più volte palesato la volontà di proseguire nella
compravendita di donne nigeriane da far prostituire.
L’attività iniziata nell’ottobre del 2016, ha consentito agli investigatori di delineare la tratta di una ragazza
nigeriana, dall’adescamento in Nigeria, durante tutto il viaggio verso le coste libiche, sino all’avvio alla
prostituzione lungo la via Domiziana di Castel Volturno. La vittima, convinta con l’inganno a venire in
Italia, grazie alla promessa di matrimonio proposta da uno dei due indagati, trasformatosi poi nel suo
aguzzino, si è trovata ad essere oggetto di una intensa trattativa economica tra trafficanti di donne, conclusasi
con il pagamento di una cifra pari a tremila euro, versata dai due soggetti arrestati, al loro contatto in Nigeria.
La cifra, secondo gli operanti, avrebbe coperto le sole spese relative al viaggio della vittima dalla Nigeria
all’Italia che, come accaduto negli ultimi fatti di cronaca, è avvenuto anche in questo caso con l’utilizzo dei
‘barconi’ in partenza dalle coste Libiche verso quelle italiane. Leggi…