Internazionale

di Angelo Mastrandrea

Al civico cinquemila e dispari di via Portosello, tra Sabaudia e Pontinia, non c’è bisogno di bussare. Il cancello è aperto e la campagna si estende a perdita d’occhio come un latifondo dell’ancien régime, preceduta da un paio di caseggiati incompiuti senza porte né finestre ma chiaramente abitati. Da uno di questi si affaccia un uomo di mezza età. Indossa una camicia blu perfettamente stirata, la barba rasata di fresco. Conosce il mio accompagnatore, Harbhajan Ghuman, un boscaiolo trasmigrato dalle vette himalayane ai più modesti monti Lepini dai quali fa usualmente su e giù a dorso di mulo…leggi

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