La condizione da schiavi alla luce del sole nelle testimonianze di lavoratori indiani raccolte nell’Agro Pontino in un nuovo rapporto diIn Migrazione Onlus, che verrà pubblicato in occasione del convegnoTerra e libertà a Latina, lunedì 20 ottobre
ROMA – “Lavoro dieci ore al giorno, ma il padrone ne segna solo due. In un mese sono stato sui campi tutti i giorni, anche la domenica. Lui mi ha segnato solo sei giorni. Non è giusto”. A parlare è Singh, un bracciantesikh dell’agro pontino. Uno sfruttato a norma di legge.Schiavo alla luce del sole. Sì, perché lo sfruttamento nel nostro Paese può nascondersi anche sotto vesti legali. A due passi dalla Capitale, tra assunzioni via cellulare, buste paga contraffatte, contratti mai sottoscritti, ricatti e intimidazioni….leggi