Il Messaggero

 

JESI Molti clienti si rivolgevano al suo centro, a Jesi, per godere di massaggi di vario
genere e prezzo. Peccato che secondo la procura in molte occasioni quei massaggi si
sarebbero poi conclusi con vere e proprie prestazioni sessuali, anche se mai rapporti
completi. «Un mio amico mi aveva
detto che al 99% ricevevi anche carezze intime» ha confermato in tribunale un 34enne
jesino che aveva frequentato il centro.
È così finito sotto inchiesta il titolare dell’ex centro massaggi Oriente di via Ancona. E’
accusato di aver gestito una vera e propria casa d’appuntamento e di sfruttamento della
prostituzione. Ieri è stato il giorno in cui di fronte al collegio, presieduto dal giudice
Francesca Grassi, hanno testimoniato diversi clienti dell’epoca come testi del pm Irene
Bilotta. Alcuni erano venuti a conoscenza del centro massaggi navigando on line, altri
attraverso alcuni volantini pubblicitari che le ragazze distribuivano nello Jesino.
Fatto sta che tutti avevano frequentato il presunto centro a luci rosse (tutt’ora sotto
sequestro dal 2012) per godere di un’ora di massaggio. Ma non solo. Dopo si poteva
scegliere se farsi una doccia o un bagno che serviva a eliminare l’olio usato per i
massaggi. E sarebbe stato proprio quello il momento in cui, secondo alcune
testimonianze, le ragazze orientali avrebbero potuto cominciare a massaggiare le parti
intime dei clienti. Secondo altre ricostruzioni invece il massaggio hard sarebbe cominciato
anche prima, sul lettino.
Prestazioni particolari per cui i clienti pagavano cifre variabili tra i 50 e gli oltre 100 euro, a
seconda del tipo di massaggio che sceglievano. Un tariffario evidentemente flessibile
perché, come ha precisato un cliente di 54 anni che avrebbe esplicitamente chiesto una
masturbazione, la ragazza gli avrebbe risposto: «Questo costa di più». E quasi tutti i clienti
hanno raccontato che pagavano regolarmente alla cassa, dove sapevano già quanto
chiedere ai vari clienti.
Il processo è stato rinviato all’11 giugno, quando si terminerà con l’esame dei teste del pm,
si ascolterà una testimonianza della difesa e si procederà per l’eventuale discussione delle
parti.

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