tratto da: https://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/tip-studies.html
Tratta di persone, traffico di migranti e la guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha causato lo sfollamento di milioni di persone all’interno e all’esterno del paese dal febbraio 2022. Questo studio dell’UNODC, pubblicato nel febbraio 2025, esamina i rischi e l’incidenza della tratta di persone e del traffico di migranti nel contesto dello sfollamento causato dal conflitto in Ucraina, nonché le implicazioni per le politiche e le pratiche.
La ricerca analizza l’evoluzione della tratta di persone e del traffico di migranti negli anni 2022-2024, basandosi su letteratura rilevante, statistiche, un’indagine condotta nel 2023 su oltre 1.600 ucraini e non ucraini sfollati dall’Ucraina e interviste a informatori chiave in Ucraina, Germania, Polonia e Svizzera.
Lo studio rileva che, al momento della pubblicazione, l’incidenza del traffico di migranti e della tratta di persone nel contesto dello sfollamento rimane relativamente bassa. La risposta europea ai rifugiati – che ha mantenuto l’ingresso senza visto per i rifugiati provenienti dall’Ucraina e ha facilitato l’accesso rapido alla protezione temporanea o a status di residenza legale equivalenti – ha in gran parte impedito il traffico di migranti, in una situazione in cui oltre 6,7 milioni di persone dall’Ucraina hanno cercato rifugio all’estero.
Campagne di informazione mirate, maggiori sforzi per identificare le vittime della tratta, la cooperazione delle forze dell’ordine e altre politiche e azioni anti-tratta da parte di attori statali e non statali, sia in Ucraina che nei paesi di transito e destinazione, potrebbero aver ulteriormente rafforzato la resilienza. Queste misure mostrano anche un significativo potenziale di adattamento e applicazione ad altri casi di sfollamenti di rifugiati e movimenti migratori in Europa e altrove.
Tuttavia, situazioni di impiego e alloggio precarie nei paesi ospitanti rendono i rifugiati ucraini vulnerabili alla tratta per il lavoro forzato. Inoltre, il coinvolgimento delle donne rifugiate ucraine nella prostituzione e nel lavoro sessuale nei paesi ospitanti evidenzia segnali di vulnerabilità e sfruttamento sessuale, anche online.