Corriere della Sera

 

Operazioni anti sfruttamento di polizia e carabinieri: a Ostia chiuso centro massaggi a luci rosse. Nove clienti multati

 

ROMA – All’Eur, gli abitanti si sono addirittura organizzati inronde per convincere i clienti a lasciar perdere quelle ragazze, a non sfruttarle. Al Pigneto qualcuno si è preso la briga di segnalare l’ennesima casa di appuntamenti. E adesso lo stesso deve aver fatto qualche vicino di casa al Lido, insospettito dall’andirivieni di uomini. E’ stato scoperto così, e chiuso dai carabinieri, un centro massaggi am luci rosse di Ostia. Non è che l’ultima di tante operazioni, avvenuta in parallelo ai controlli della Polizia che, nella notte del 20 agosto, che ha portato al fermo e all’identificazione di 45 ragazze, per lo più dell’Est Europa, che si prostituivano sulle strade dell’Urbe. Roma capitale delle lucciole, con un business della prostituzione che neppure le ripetute campagne dell’amministrazione Alemanno è riuscito a scalfire: oltre 15 mila fermi di ragazze nel 2010, quando i reati legati alla prostituzione aumentarono del 21% (dati Istat); ben 96 le strade in cui esercitano nel quindici Municipi.

Carabinieri controllano i documenti di alcune ragazze all’Eur (Proto)

48 IN 5 CHILOMETRI – Da San Basilio alla Colombo e alla Pineta di Ostia, da via di Boccea alla Flaminia, le strade sono costellate – e non solo dopo il tramonto – di centinaia di giovani straniere, molte delle quali introdotte clandestinamente in Italia e tenute in schiavitù da feroci aguzzini. Tutte giovanissime. All’Eur, l’anno scorso, in soli due mesivennero effettuati 1200 controlli e furono comminate 900 multe per violazione dell’ordinanza anti prostituzione(scaduta e non rinnovata il 30 giugno scorso). Sulla Salaria, nei giorni scorsi, un abitante si è preso la briga di contarle: 48 ragazze in meno di 5 chilometri di strada. Ai loro sfruttatori portano, ciascuna, fino a 7 mila euro al mese. Secondo uno studio della polizia, non tutte sono vittime – come la 16enne rapita e venduta da albanesi e poi salvata sulla Colombo – di soprusi (che giungono in taluni casi fino alla marchiatura a fuoco): alcune di loro scelgono di esercitare il meretricio anziché lavorare come colf; e parte fanno il mestiere solo per due anni, per poi rientrare in patria e pagarsi gli studi universitari.

Il centro massaggi chiuso ad Ostia (foto Proto)

GEISHE DEL LITORALE –Quella scoperta a Ostia, all’interno del locale «Geisa» in via Agostino Scaparro chiamato, era una vera e propria casa di appuntamenti in stile finto giapponese: martedì 20 agosto i carabinieri hanno chiuso il locale e arrestato la tenutaria D.R.R., una 30 enne cinese, con regolare permesso di soggiorno ma già segnalata per precedenti. A sporgere denuncia anche alcune mogli, preoccupate per l’assiduità con cui i mariti frequentavano il centro massaggi. A prostituirsi erano giovani donne cinesi che si alternavano nel «dopo massaggio», previo pagamento di un supplemento.

Un manifesto del XII Municipio contro la prostituzione

NUOVI CONTROLLI – Anche sulle strade, su disposizione del Questore di Roma Fulvio della Rocca, sono stati potenziati i controlli di polizia anti prostituzione. E lo stesso Campidoglio ha disposto un aumento delle pattuglie di vigili nelle zone a luci rosse,in attesa che a fine agosto venga varato il nuovo regolamento comunale che conterrà anche norme anti sfruttamento. Tra le 19 e le 24 di martedì, gli agenti hanno controllato le consolari e le vie più frequentate dalle lucciole. Oltre alle 45 ragazze fermate ed identificate, i militari hanno identificato alcuni clienti ed elevato 9 contravvenzioni al codice della strada per intralcio alla circolazione e divieto di fermata. Nuovi blitz sono in programma nelle principali piazze della prostituzione.

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