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Nuovi Muri, Nuovi Schiavi: Giornata mondiale contro la tratta
Il convegno su migranti, tratta e moderne schiavitù promosso dal Centro Pime di Milano, Mani Tese e Caritas Ambrosiana con il contributo di AICS e la collaborazione di Ucsi Lombardia e Fesmi.
Milano – Nel mondo, sono oltre 40 milioni i nuovi schiavi. E sono sempre di più i nuovi muri. Muri reali e simbolici che contribuiscono a creare – anche in Italia – maggiore insicurezza delle migrazioni e costringono le persone ad affidarsi a intermediari pericolosi, esponendole al rischio di traffico di esseri umani e di gravi forme di sfruttamento.
Anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro la tratta (8 febbraio 2019), il Centro Pime di Milano, Mani Tese e Caritas Ambrosiana organizzano, con il contributo di AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e la collaborazione di Ucsi Lombardia e Fesmi, un convegno sul tema.
“NUOVI MURI, NUOVI SCHIAVI” è il titolo dell’evento che parlerà di migranti, tratta e schiavitù moderne (anche alla luce della Carta di Roma) e si terrà l’8 febbraio 2019 presso il centro PIME di Milano in Via Mosè Bianchi 94.
La prima parte del convegno sarà dedicata a interventi di approfondimento. Aprirà l’evento Antonio Maria Costa, ex vice segretario generale Onu e direttore Ufficio Onu droga e crimine, Unodc (2002-2010) che tratterà il tema della tratta e della schiavitù nel XXI secolo. A seguire il Prof. Marco A. Quiroz Vitale, sociologo del diritto Università di Milano, autore di “Diritti umani e cultura giuridica” affronterà i diritti umani negati mentre il Prof. Marco Valbruzzi, politologo Università di Bologna e coordinatore Istituto Cattaneo, parlerà di propaganda e della Carta di Roma.
La seconda parte del convegno sarà dedicata a tre casi emblematici di sfruttamento nel mondo con René Manenti, Scalabriniani della Casa del Migrante di Tijuana (Messico), Laudolino Carlos Medina di Associaçào dos Amigos da Criança (AMIC), Guinea-Bissau (Africa Occidentale) e Virginia Sabbatini del Progetto Presidio Caritas Italiana, grave sfruttamento lavorativo, Saluzzo (Italia).
Nel pomeriggio si terranno tre laboratori su iscrizione dedicati agli insegnanti:
- Lavoravo a strada: la tratta per lo sfruttamento sessuale in Italia oggi
- Schiavitù moderne, come parlarne in classe e perché
- Migrazioni e intercultura, come parlarne in classe e perché
Pime, Mani Tese e Caritas Ambrosiana operano in contesti diversi per la prevenzione del traffico di esseri umani e la protezione delle vittime.
«Il Pime è presente in diversi Paesi di origine e transito delle vittime di tratta – spiega padre Mario Ghezzi, direttore del Centro di cultura e animazione missionaria Pime di Milano, recentemente rientrato in Italia dopo 18 anni in Cambogia -. Il nostro principale impegno è nell’ambito dell’educazione e della sensibilizzazione per cercare di prevenire la partenza di giovani senza prospettive e senza progetti migratori mirati, che li spingono quasi inevitabilmente nelle mani di trafficanti e sfruttatori. Grazie alla nostra rete di missionari e volontari, in diversi Paesi d’Africa, Asia e America Latina, e grazie al sostegno di molti amici e benefattori qui in Italia, cerchiamo di promuove istruzione e sviluppo, specialmente nei luoghi più poveri e abbandonati, e di offrire così ai giovani opportunità di vita dignitosa e prospettive di futuro».
Mani Tese nel 2016 ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “I EXIST – say no to modern slavery” per prevenire e contrastare le cause della schiavitù moderna, nell’ambito della quale ha promosso iniziative di sensibilizzazione e avviato progetti in India, Bangladesh, Cambogia e Nicaragua a sostegno delle vittime di lavoro minorile, trafficking e sfruttamento lungo le filiere produttive. Dal 2017 ha avviato in Guinea-Bissauuna collaborazione con AMIC per strutturare e rafforzare il sistema di protezione per donne e minorenni vittime di violenza, in particolare di matrimonio forzato e/o precoce, all’interno della casa rifugio gestita dall’associazione, e per migliorare il sistema di prima accoglienza e re-inserimento di minori talibè rimpatriati dal Senegal.
Caritas Ambrosiana aiuta sul territorio della diocesi di Milano le vittime di tratta ad abbandonare la strada offrendo alloggi protetti e percorsi di integrazione sociale. Il progetto Presidio sostenuto da Caritas Italiana offre ai lavoratori impiegati nel settore agricolo e in evidente condizione di sfruttamento, un luogo di ascolto, di orientamento e di tutela rispetto alla loro situazione giuridica, sanitaria e lavorativa. Le tredici diocesi che aderiscono al progetto sono Saluzzo, Latina, Aversa, Capua, Caserta, Teggiano, Manfredonia, Cerignola, San Severo, Foggia, Nardò, Ragusa, Noto.
Il convegno è aperto a tutti. Ingresso libero