Il Secolo XIX

 

Genova – Tredici anni e un mese di carcere: è la pena inflitta dal tribunale a un genovese di 41 anni accusato di aver attirato ragazze attraverso inserzioni sul giornale, prospettando un lavoro per vendite su Internet mentre poi secondo l’accusa avrebbe cercato di indurle a prostituirsi. Il pm Francesco Albini Cardona aveva chiesto otto anni e sei mesi.

L’uomo era stato accusato di violenza sessuale di gruppo, di alcuni episodi di sfruttamento della prostituzione tramite chat-line in forma consumata e tentata, di quattro violenze sessuali e di un tentativo di estorsione. Il difensore, avvocato Roberta Demartini, ha annunciato che presenterà appello.

I fatti risalgono al periodo tra il 2008 e il 2010. Per incastrare l’imputato era stata anche effettuata un’azione di copertura: una donna-carabiniere si era finta interessata al lavoro di vendita online. Nell’ottobre scorso, in aula, diverse ragazze avevano raccontato che l’uomo, dopo il primo colloquio, le invitava a mettersi in abiti succinti per chattare con i clienti.

Una di loro riferì di aver dovuto mettere un cappuccio mentre, online, parlava con i clienti indossando abiti osé. Un’altra disse che l’imputato la convinse a fare un video mentre avevano un rapporto sessuale e che cercò di convincerla a lavorare per lui ma, quando si oppose, la minacciò di pubblicarlo in rete.

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