Corriere della Sera

Sigilli a Diva’s, Veleno, Ottava Meraviglia e New Bunny. Dodici, tra gestori e collaboratori, indagati. Trovati clienti e «ballerine» che consumavano rapporti sessuali

VERONA

Blitz anti-prostituzione, chiusi 4 night

Sigilli a Diva’s, Veleno, Ottava Meraviglia e New Bunny. Dodici, tra gestori e collaboratori, indagati. Trovati clienti e «ballerine» che consumavano rapporti sessuali

VERONA – Questa volta a rimaner basiti sono stati proprio loro. Che, per professione, non sono certo delle mammolette. Eppure a furia di passare da uno «stanzino» all’altro e praticamente in ogni anfratto trovare gente che in svariate fogge stava «copulando», un sobbalzo lo hanno avuto. «E’ stata la prima volta che in tanti anni di lavoro mi sono trovato in una situazione del genere», ha ammesso il capo della squadra mobile, Roberto Della Rocca. Anche poliziotti di lungo corso, l’altra notte, qualche «difficoltà» l’hanno avuta. Succede quando prepari un blitz in diversi night club contro lo sfruttamento della prostituzione, pensando di trovarti davanti alle solite scene di «strusciamenti ». E invece ti trovi invischiato, con tanto di telecamere della polizia scientifica che hanno immortalato tutto, in una sorta di girone boccaccesco. «Siamo tra i pochi che possono tranquillamente dire alle loro mogli “guarda che stasera vado al night”», scherzavano.

Ma più che in locali da lap dance o da mezzi spogliarelli, si sono ritrovati in un vero e proprio carnaio. Tanto da, in poche ore, mettere i sigilli e porre sotto sequestro quattro locali: il Diva’s di via Marin Faliero, il celeberrimo Veleno di San Martino Buon Albergo, il dirimpettaio «L’ottava meraviglia» (e non ci vuole uno sforzo di fantasia a capire qual’era, quell’«ottava meraviglia») e ilNewBunny in Basso Acquar. Sulla carta tutti night club e tutte «ballerine ». In realtà dei veri e propri bordelli, alquanto frequentati. Le indagini erano partite a maggio, con dei controlli degli agenti della sezione «reati contro la persona» della mobile. Si erano andati a sfruculiare informazioni sui locali notturni in internet. E i commenti non lasciavano spazio all’immaginazione. Poco tempo dopo il primoblitz, al Desdemona di Villafranca, chiuso poi con ordinanza del sindaco. E l’altra sera, partenza dalla questura alle 23,30, il nuovo capitolo. Una cinquantina tra agenti della mobile, della scientifica, dell’anticrimine, dei reparti prevenzione di Padova e anche l’unità cinofila. Tutti a «far visita» a quei sedicenti night club. E’ stato nei vari privè che i poliziotti si sono trovati davanti a una santabarbara del sesso. Con tanto di «flagranza». Vale a dire con clienti e «ballerine» intenti a consumare rapporti sessuali di svariato genere. Tirati su i pantaloni, i «signori» sono stati identificati.

E mica si è caduti nel solito trito e ritrito figuro del vecchio bavoso. Macchè. Qualche settantenne, ma pure giovanotti classe 1980. Poco più che ventenni. Clientela assolutamente «democratica» anche per estrazione sociale, dai professionisti agli operai. E pure qualche studentello. Loro, le veneri a pagamento, tutte giovani ragazze, provenienti in buona parte da Paesi dell’Est. I rapporti venivano consumati negli stanzini adibiti a privè. Non ci potevano accedere tutti. Perchè solo alcuni clienti «affezionati» erano ammessi a consumare nel locale. E, nel caso del Veleno, venivano pure immortalati da delle telecamere sapientemente nascoste nelle prese elettriche o nelle intercapedini. Il tutto veniva trasmesso su un video installato negli «uffici», dove sono stati sequestrati due hard disk. Le indagini, a questo punto, continueranno anche per capire a cosa quelle riprese servissero. I poliziotti hanno incassato i complimenti del questore. Per sfruttamento e induzione alla prostituzione sono state denunciate 12 persone, tra gestori e collaboratori dei locali. Ma saranno tempi duri anche per quei «clienti». Perchè è da vedere a cosa servissero e in che «circuiti» venivano utilizzati quei filmati. E poi perchè, in quanto «testimoni» riceveranno l’avviso delle indagini. Ovviamente all’indirizzo di casa. Dove qualcosina, a mogli, madre e fidanzate, dovranno spiegare…

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